Sta per finire un anno ricco di avvenimenti

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In quest’ultima newsletter dell’anno vi presentiamo altre risposte al processo di consultazione e vi aggiorniamo su due interpellanze depositate di recente. Quest’anno volge ormai al termine: il 2023 è stato ricco di avvenimenti e insieme abbiamo ottenuto tanti risultati. Cogliamo l'occasione per ringraziarvi di cuore.

La pressione sulla politica resta alta
Un gruppo di consiglieri agli Stati di diversi partiti guidato da Franziska Roth ha sollevato, per mezzo di un’interpellanza, il dubbio che l’intervento sulla struttura tariffale della fisioterapia previsto dal DFI sia illecito. Ecco il link all’interpellanza: 23.4433 | Titolo segue | Oggetto | Il Parlamento svizzero

Inoltre, la consigliera nazionale Rumy Farah ha rivolto ulteriori domande al Consiglio federale nell’interpellanza «Misure per un partenariato sulle tariffe sanitarie che funzioni». Il testo completo dell’interpellanza è disponibile qui: 23.4436 | Titolo segue | Oggetto | Il Parlamento svizzero

Il Consiglio federale dovrà rispondere alle domande contenute nelle due interpellanze entro la prossima sessione, che avrà inizio a fine febbraio 2024. Vi terremo al corrente.

Altre risposte alla consultazione
Qui di seguito vi presentiamo altri pareri pervenuti nell’ambito della consultazione sull’intervento tariffale da parte del Consiglio federale.

Il nostro partner negoziale H+ (Associazione degli ospedali svizzeri) respinge la proposta, poiché quest’ultima

  • smantella l'attuale tariffa a forfait con modifiche scriteriate;

  • svaluta la prestazione di fisioterapia, contravvenendo all’impegno preso dall’UFSP affinché tutte le prestazioni siano remunerate equamente;

  • darà luogo a un aggravio amministrativo maggiore e non retribuito;

  • avrà conseguenze negative su tutta l’economia;

  • non prende in considerazione altre lacune nella struttura tariffale;

  • non prende in considerazione l’importante ruolo svolto dalla fisioterapia nell’arginare i costi sanitari. (Fonte)

Anche i medici di famiglia e dell’infanzia svizzera dell’associazione mfe chiedono al Consiglio federale di lasciare le trattative ai partner tariffali e di rinunciare a intervenire sulla struttura tariffale. Nel parere inoltrato al Consiglio federale hanno inoltre sottolineato che Physioswiss è pronta a proseguire le trattative: «Physioswiss, l’associazione nazionale dei fisioterapisti, ha da tempo evidenziato la questione ed elaborato, svolgendo un’analisi esemplare, una base scientifica per formulare una struttura tariffale adeguata. I lavori preparatori alle trattative fra assicuratori e fornitori di prestazioni sono stati avviati ed è stata redatta una lettera d’intenti. In tale situazione non si capisce come le associazioni delle casse malati possano sostenere che le trattative non siano in corso.»

La Federazione Svizzera dei Centri Fitness e di Salute FSCFS non sostiene nessuna delle due varianti proposte e respinge l’intervento sulle tariffe nella sua totalità.

Molti cantoni fanno riferimento al parere formulato dalla Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità CDS, secondo la quale la prima delle due varianti proposte dal Consiglio federale per aumentare la trasparenza ed evitare abusi con gli attuali forfait non è efficace. Sempre secondo la CDS, la seconda variante consentirebbe, invece, di offrire maggiore trasparenza a pazienti e assicuratori, e allo stesso tempo di definire una prestazione minima per i pazienti. La CDS ha però fatto altre due considerazioni:

  • Gli oneri derivanti dalla necessità di coordinarsi con altri professionisti sanitari coinvolti nel trattamento devono poter essere fatturati, eventualmente in una posizione tariffale separata.

  • Il rapporto esplicativo non indica su quali basi si sia calcolato il budget relativo al tempo necessario per «il cambio, la consultazione e la gestione della cartella». Pertanto non si può nemmeno valutare se il periodo di cinque minuti al massimo adibito a svolgere queste attività sia congruo.

Il comitato direttivo della CDS auspica soprattutto che l’adeguamento della struttura tariffale da parte del Consiglio federale rappresenti solo una soluzione transitoria, da sostituirsi al più presto con una struttura tariffale adeguata e negoziata dai partner. (Fonte)

La maggioranza dei pareri formulati dai cantoni e pubblicati fino a oggi fa riferimento alla posizione della CDS e la sostiene. Fanno eccezione i seguenti cantoni:

  • Il Cantone d’Appenzello Interno respinge l’intervento tariffale. (Fonte)
  • Il Cantone di Friburgo critica entrambe le varianti. (Fonte)
  • Nel Cantone di Ginevra sono stati formulati ben due pareri, nettamente diversi quanto a contenuto e orientamento:
  1.  Il governo ginevrino (Conseil d’État) si pronuncia a favore dell’intervento del Consiglio federale sulle tariffe e sostiene la variante 1. Tuttavia auspica che i partner tariffali riprendano le trattative su basi costruttive. (Fonte)

  2. Nel proprio parere, invece, il parlamento cantonale (Grand Conseil) esorta il governo del Cantone di Ginevra (Conseil d’État) a «Richiedere al Consiglio federale una moratoria sulla riduzione delle tariffe. Aumentare le tariffe della fisioterapia e chiedere al Consiglio federale una rivalutazione del profilo professionale. La professione di fisioterapista, oggi come domani, è e sarà indispensabile per preservare l’autosufficienza, le funzioni corporee e cardiopolmonari e le funzioni pediatriche e professionali dell’intera popolazione.»

A nome di Physioswiss ringraziamo per tutti i pareri inoltrati.

Frequenza della newsletter
Vi informiamo che, dal 2024, la newsletter speciale «Aggiornamento intervento tariffale» non verrà più regolarmente pubblicata ogni venerdì. Vi aggiorneremo comunque tempestivamente di qualsiasi novità sull’intervento tariffale.

Buone Feste!
Tutto il team di Physioswiss vi ringrazia dell’enorme, straordinario impegno nell’opporvi insieme a noi all’intervento sulle tariffe. Vi auguriamo serene feste, un buon inizio d’anno e vi promettiamo di continuare a lottare anche nel 2024.