Da FutureHealth giungono interessanti spunti di riflessione

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«Per le persone la salute è e rimane il bene più prezioso»: è questo il bilancio della ricercatrice di tendenze Corinna Mühlhausen alla conferenza FutureHealth tenutasi quest’anno a Basilea. Da due anni a questa parte la sanità è tornata più che mai sotto i riflettori. Oltre a numerosi punti di forza, la pandemia di coronavirus ha portato impietosamente alla luce anche le lacune e le debolezze del sistema sanitario svizzero.

La digitalizzazione langue?
Nel corso di FutureHealth esperti di politica, sanità e società sono intervenuti sul tema «La pandemia come punto di svolta?», evidenziando che in alcuni settori della sanità non si procede speditamente come si vorrebbe. Ad esempio, in materia di digitalizzazione e in particolare di interconnessione dei dati sanitari la Svizzera sta ancora muovendo i primi passi. Manca la strategia a 360o che consentirebbe di creare un ecosistema dei dati sanitari. Qui è chiamata in causa soprattutto la Confederazione, perché senza una base dati adeguata la ricerca e l’innovazione in Svizzera avranno un futuro difficile.

Sono in arrivo ulteriori approfondimenti
Durante l’evento anche i rappresentanti di Physioswiss hanno preso parte al dibattito sulle possibilità e sui limiti che ci troviamo dinnanzi. Partecipare alla giornata ha offerto l’ennesima occasione per confrontarsi con gli esperti e rivolgere lo sguardo al futuro. Molti dei temi trattati saranno approfonditi nei prossimi numeri di Physioactive. Per saperne di più sui singoli interventi, visitate la pagina FutureHealth Basel (nzz-futurehealth.com).

(© Immagine: FutureHealth)